Divisi
tra dovere e piacere, tra ruoli, competenze, impegni, programmi e progetti,
talvolta si ha l'onere e l'onore di organizzare mostre di questo livello
ed interesse collettivo non comune.
Estraniandoci in parte dalla quotidianità, vogliamo immaginarci
come visitatori che, dopo aver superato "l'irto" colle di
San Michele, distratti dai profumi del parco e dal panorama, si affacciano
dentro il Castello, tra le antiche mura e le nuove strutture, tra le
luci e gli indimenticabili scorci di paesaggio che filtrano dalle grandi
vetrate.
Il ritratto di Oscar Ghez ci accoglie foriero di straordinarie immagini
d'arte; la mostra si snoda seguendo semplicemente un ordine alfabetico,
articolata come potrebbe fare un qualsiasi collezionista, questa volta
straordinario, per intuito, per qualità e numero delle opere
raccolte.
Albert Andrè, Charles Angrand, Andrè Bauchant, Frédérie
Bazille, e poi Chagall, Callebotte, Cross, Manet, Monet, sino a Kess
Van Dogen ed Eugène Zak; un percorso senza soluzione di continuità,
un percorso da fare più volte, anche a ritroso, a salti, per
stili ed epoche, per tecnica, colore, campitura, soggetto, suggestione.
Un percorso, museale espositivo alfabetico, che diventa un piccolo trattato
di storia dell'arte dal vero, certo parziale, scelto e voluto da un
collezionista, ma pur sempre straordinario, ricco di testimonianze,
di opere di assoluto livello qualitativo; a noi insieme ad un nutrito
gruppo di professionisti del settore e dell'amministrazione comunale,
il dovere di renderlo fruibile, leggibile ed apprezzabile da un foltissimo
ed eterogeneo pubblico.
Ada
Lai
Dirigente dell'Assessorato alla Cultura
del Comune di Cagliari
Roberto
Concas
Storico dell'Arte, curatore della mostra