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a
cura di Andrea l. Casiraghi
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Diversità
di
Andrea L. Casiraghi
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Tre
vite e prospettive completamente differenti, tre diversi
modi di essere, tre età. È stato proprio
questo insieme di contrari e diversità a tracciare
le linee guida di una associazione comune di idee, di
un'esperienza nata quasi per caso. Alle quattro del
mattino via Lombroso era ancora immersa nel buio. I
bianchi e intensi neon ci illuminavano di un pallore
gelido; ogni cosa era in perenne movimento e in continua
stasi. Mercanti e lavoratori, voci e suoni, odori
immagini di vita e di morte si intrecciavano tra loro,
noi eravamo lì per fotografare, per impossessarci
di tutto quel turbinio di luci e rumori.
L'idea di andare a fotografare proprio il Mercato Ittico
di via Lombroso è nata solo dalla voglia di fare
qualcosa in comune, è stata questa a spingerci
in quella direzione ad invogliarci a cercare di costruire
attraverso tre visioni completamente differenti un lavoro
unico e comune. Non sapevamo cosa sarebbe risultato
da quella esperienza, quali foto, quali visioni sarebbero
emerse.
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Dei
Pesci
Foto
di Cristina Scalabrini
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Dove
e
quando
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Dei
Pesci - comuni associazioni di idee - fotografie di Gianni
Romano, Cristina Scalabrini e Andrea L. Casiraghi
fino
al
22 luglio 2001
Caffè
del Teatro Verdi (bar TAO)
Via Pastrengo 16/18, Milano
Tel. 349/1427034
(Lunedì
chiuso, dal martedì
alla
domenica ore 10-13 e 15,30-18,30)
ingresso libero
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Italia,
184, Jorge Luis Borges
Foto
di Ferdinando Scianna
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Ritratti
di amicizie
20
maggio - 15 luglio 2001
Galleria FNAC
Via
Torino, angolo via della Palla -Milano
Tel.
02-72082260, fax 02-72082261
(Dal
lunedì al sabato 0re 10-20,
domenica ore 14-20)
ingresso libero
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Dove
e
quando
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Ritratti
di amicizie
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Quando nel 1963 Scianna incontra Leonardo Sciascia, non
ha ancora venti anni. Inizia così una frequentazione
che prosegue negli anni fino alla morte di Sciasca nel
1989. Il rapporto ed il confronto continuo disciplina
Scianna nella realizzazione del lavoro appena intraprese
sulle feste religiose in Sicilia. L'incontro con Borges
è invece molto più breve, durante una visita
dello scrittore in Sicilia. Scianna è colpito da
quell'uomo cieco dall'aspetto fragile, ma in realtà
pieno di indistruttibile energia, che sembra bere la
fragranza dell'aria, con il viso verso quel sole di cui
avverte solo il il calore. Borges assorbiva con il corpo
quello che non poteva vedere, e in questo modo Scianna
lo ha fotografato riprende: un profilo ieratico, stagliato
contro un cielo cosparso di quelle nuvole tanto importanti
nella letteratura di Borges. Una mostra piccola e garbata
in cui le immagini Scianna racconta nei ritratti di Sciascia
frammenti del proprio privato con una capacit che ben
accompagna i ritratti in di Borges, in cui mestiere e
grande sensibilità vengono qua e là a supportare
l'inevitabile estemporaneità del rapporto rispetto
a quello instaurato nel corso di tanti anni con lo scrittore
siciliano. In ogni caso una occasione preziosa per scoprire
o riscoprire una fotografia, quella di Scianna, ancora
non stanca di raccontare spunti ed ispirazioni.
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Specchio
della memoria di
Andrea L. Casiraghi
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In
mostra a Padova la ricerca di Gianni Berengo Gardin,
dai reportage all'estero ai lavori di approfondimento
sulle case degli italiani, dalle indagini sociali alle
ricerche sui manicomi del 1989 al fianco di Franco Basaglia.
Le fotografie legate all'osservazione del quotidiano
propongono un'immagine diretta della realtà,
ma in mostra vi sono anche testimonianze di un aspetto
meno conosciuto della sua attività, quella connessa
al ritratto. La visione fotografica di Gardin coincide
con il suo approccio con il quotidiano, la vita in se
e la realtà intesa come fluire costante, come
specchio della Storia. Coerente nel suo lavoro fotografico
sembra perseguire un progetto preciso, quello di narrare
la storia sociale dell'Italia contemporanea, con una
visione evolutiva che si sviluppa dagli anni cinquanta
ad oggi. Temi oscuri e cupi si sovrappongono a temi
più allegri e leggeri, tante immagini pronte
a sottolineare la costanza di un uomo che ha dedicato
la vita alla ricerca della realtà, chiamato a
svolgere il compito di testimone e specchio della memoria.
Le sue immagini sono un esempio di semplicità
morale e rigore, nessuna sembra forzata o invadente,
come se Gardin fosse entrato nelle realtà italiane
in punta di piedi, con discrezione.
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Venezia,
1959
Foto
di Gianni Berengo Gardin
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Dove
e
quando
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©
COPYRIGHT GIANNI BERENGO GARDIN
24
Giugno - 14 Ottobre 2001
Museo Civico di Piazza del Santo
Piazza
del Santo - Padova
Tel.
049-8933101, fax 049-725883
(Lunedì
chiuso, dal martedì
alla
domenica ore 10-13 e 15,30-18,30)
ingresso 4.13 € (8000 lire)
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Enna,
la processione dei Misteri
Foto
di Marco
Marcotulli
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Sangue,
Diavoli e Misteri, uno sguardo sulla Pasqua
2
maggio - 30 settembre 2001
Museo delle Arti e Tradizioni Popolari
Piazza
Marconi, 8-10 - Roma
Tel.
06-5926148, fax 06-5911848
(Lunedì
chiuso, dal martedì
alla
domenica ore 9-20)
ingresso 4.13 € (8000 lire)
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Dove
e
quando
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Sangue
Diavoli e Misteri
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Uno
sguardo sulla Pasqua in circa cinquanta immagini realizzate
da Marco Marcotulli in otto anni di lavoro sulle tracce
delle tradizioni religiose popolari italiane, questo è
il senso dell'esposizione in corso presso il Museo delle
Tradizioni e delle Arti Popolari di Roma. Le fotografie
fanno parte dell'enorme lavoro di documentazione iconografica
svolto da Marcotulli e confluito nell'imponente raccolta
di immagini che costituisce il corpo sito internet Museo
della Festa, che vanta il Patrocinio dell'Unesco per
la documentazione dei Patrimoni Immateriali italiani.
La mostra Sangue Diavoli e misteri, uno sguardo sulla
Pasqua concentra l'attenzione del visitatore sulle
manifestazioni della Settimana Santa in Sicilia, Campania
e Calabria, sottolineando per ognuno dei luoghi documentatila
varietà in cui si esprime il sentimento popolare
attraverso modalità che fortemente si richiamano
alla drammatizzazione teatrale in una complessa mescolanza
tra i dogmi della fede cristiana e ben più arcaiche
credenze pagane.
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Alfred
Eisenstaedt
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Nato
in Germania nel 1898 Alfred Eisenstaedt emigrò
nel 1935 negli Stati Uniti, lasciandosi alle spalle
la Germania di Hitler ed un¹ Europa alle soglie
della guerra. Entrò nello staff di Life
nel 1936. La sua capacità di vedere il mondo
fece dichiarare al fondatore di Life Henry Luce:
La mia fiducia in Lif e la nostra effettiva
capacità di fare del buon giornalismo per immagini,
cominciarono al rientro di Alfred Eisenstaedt dalla
sua prima missione. Tutto è passato di
fronte al suo obiettivo: la grande guerra, l'ascesa
di Hitler, il conflitto italo-etiopico, la Seconda Guerra
Mondiale, la ricostruzione, le celebrità del
suo tempo. Nella sua carriera Eisie ha realizzato
oltre 2500 reportages e 86 copertine: un record di quantità
e durata. Alfred Eisenstaedt, scomparso nel 1995, prima
di morire commentò una delle sue immagini più
famose dicendo Quando sarò nell'al di là
la gente non ricorderà il mio nome, ma riconoscerà
il fotografo che fece quella foto dell'infermiera baciata
dal marinaio. questo lo ricorderanno tutti. La
mostra, organizzata da Contrasto
e Life Gallery, propone in cento immagini bianconero
una selezione degli archivi Life, di cui Eisenstaedt
è stato un degli esponenti più prestigiosi.
Il catalogo
della mostra Alfred Eisenstaedt, fotografie 1927-1980
è edito da Contrasto.
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New
York, 145, celebrazione del V-J Day in Times Square
Foto
di Alfred Eisenstaedt
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Dove
e
quando
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Alfred
Eisenstaedt, fotografie 1927-1980
22
Giugno - 9 Settembre 2001
Museo di Roma in Trastevere
Piazza
S. Egidio 1/ b - Roma
Tel.
06-5816563, fax 06-5884165
(Lunedì
chiuso, dal martedì
alla
domenica ore 10-20)
ingresso 4.13 € (8000 lire)
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